Coccolare il proprio bambino è un istinto più o meno naturale per un genitore.
Attraverso semplici gesti gli trasmettiamo il nostro amore, lo facciamo sentire protetto, confortato e accresciamo il suo senso di fiducia. Queste cure divenendo atti dolci e famigliari donano benessere immediato al bimbo di oggi e forza e sicurezza all’adulto di domani. Studi prestigiosi hanno dimostrato infatti quanto i bambini che sono stati maggiormente coccolati, da adulti abbiano registrato una sensibile riduzione agli stati di ansia e di aggressività.
Che poi diciamocelo di un gesto affettuoso, di tanto in tanto, ne abbiamo bisogno tutti e per tutta la nostra esistenza, ma è durante l’infanzia che l’importanza di ciò aumenta. In questa fase della vita infatti il cervello è estremamente plastico, e modella la sua struttura e funzionalità in base alle esperienze vissute. Quindi è attraverso il modo in cui ci prendiamo cura del nostro piccolo che influenziamo il suo sviluppo. Ad esempio la pratica del massaggio fin dai primi mesi aiuta i bambini non solo a sentire il proprio corpo nella sua interezza, ma stimola anche la crescita dei vari sistemi circolatorio, respiratorio, nervoso, immunitario, digerente, ormonale, oltre a influire positivamente sulla relazione.
Personalmente poi credo che il modo in cui compiamo ogni giorno questi gesti di amore faccia bene tanto al nostro bambino, quanto a noi. Queste coccole sono una sorta di spartiacque tra quello che avvertiamo come un dover fare e il piacere di fare. Mi spiego meglio – aprendo e chiudendo parentesi sulle eventuali notti insonni, che fanno pendere l’ago della bilancia sulla negatività – è il nostro atteggiamento, il nostro approccio alla routine che fa davvero la differenza in queste giornate nuove, di donne catapultate in un viaggio straordinario ma fisicamente e psicologicamente tortuoso quale quello della Maternità.
Non pensate anche voi che arrivare al millemillesimo cambio pannolino della giornata con in mente una filastrocca da cantare o un bel massaggio da fare, sia meglio che approciarcisi meccanicamente e con in testa la pila di panni sporchi da lavare o la spesa da sistemare?! E’ un po’ il famoso concetto del “qui e ora”. Godiamo di questi frangenti tutti nostri con il nostro piccolo, perché ce lo dicono le altre mamme (o lo sappiamo noi stesse se siamo alla seconda- terza esperienza) questi attimi passeranno, e anche se certe giornate paiono infinite e può sembrare impossibile, cielo se è vero!
E allora coccoliAMOci (e non dimentichiamo che alla sera arriva papà ;-)).